Uno strano fenomeno sta prendendo piede nella nostra Italia: della politica pochi se ne interessano, dei politici quasi tutti non ne parliamo bene o ne parliamo male, per i comici la “satira” è diventata l’unico cavallo di battaglia, sempre più inchieste giudiziarie interessano a vario titolo esponenti della politica… Quindi, molte persone si tengono a debita distanza dalla politica? Forse sì, ma solo quando si tratta di votare; ma quando si tratta di essere veri protagonisti, magari fondando nuovi partiti (vedi Di Pietro), spesso no. Ora è la volta di Beppe Grillo. Sì, proprio lui! Sì, quello che attacca il Vaticano, quello che irride la destra in generale e Berlusconi in particolare, quello che non risparmia il Presidente della Repubblica, quello che offende il Partito Democratico fondato da Veltroni! Proprio lui, non solo si è iscritto al Partito Democratico, ma aspirava addirittura a guidarlo entrando in competizione con Franceschini, Bersani ed il chirurgo Marino! A questo punto, una domanda sorge spontanea: ma i comici stanno diventando sempre più dei veri politici, o la politica sta diventando sempre più una cosa comica, atteso che lo stesso vertice del P.D., nel caso in questione, ha prima ostacolato e poi cancellato l’iscrizione del comico genovese?
Il Grillo parlante!
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