Chi la dura la vince!

Il momento è difficilissimo, il Governo italiano deride disoccupati e giovani, offende chi serve lo Stato a vario titolo, cerca di calpestare i diversamente abili veri senza combattere seriamente i falsi invalidi, sta pensando di svuotare le carceri nel peggiore dei modi! Allora, chi scrive, intende pubblicare un’altra circolare inviata dal professor Tommaso Daniele: CIRCOLARE N. 27 Prot. 1907/2012-02-07! “Carissimi, come annunciato con la circolare n. 19/2012, la Direzione Nazionale ha deciso di portare la Convenzione in oggetto alle principali autorita’ del Governo e della politica. La data di massima indicata e’ quella del 15 febbraio, ma e’ chiaro che dovremo adeguarci alla disponibilita’ delle autorita’.
L’idea e’ stata fatta propria dai Presidenti Regionali riunitisi on line il giorno 2 febbraio, che si sono impegnati:
– Presidente della Repubblica Presidente Nazionale – Presidente del Consiglio Presidente Nazionale – Sottosegretario Presidenza del Consiglio Presidente Nazionale – Vice Ministro Economia Presidente Nazionale – Presidente del Senato Sicilia – Ministro e Sottosegretario agli Interni Sicilia – Presidente della Camera Toscana – Ministro e Sottosegretario allo Sviluppo Lombardia – Ministro e Sottosegretario al Lavoro Piemonte – Ministro e Sottosegretario alla Salute Piemonte – Segreteria IDV Abruzzo – Segreteria PD Campania – Segreteria PDL Sicilia – Segreteria Terzo Polo/UDC Marche Inoltre: – Pres.te delle Regioni e delle Province Autonome Liguria (attraverso assessore Affari Sociali) – Rosy Bindi Sardegna – Emma Bonino Puglia – Marina Sereni Umbria La Convenzione rechera’ sul frontespizio una scritta in Braille, e ad essa saranno allegati il depliant “Le mani che leggono” ed il messaggio che segue: V Giornata Nazionale del Braille “Togliere l’indennita’ di accompagnamento ad un cieco totale o ad un disabile grave e’ come condannarlo agli arresti domiciliari” Lettera al Presidente del Consiglio e ad altre Autorita’ di Governo e della Politica Sono Tommaso DANIELE, Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, un universo di circa due milioni di persone minorate della vista. Un disabile visivo, Simone Salvagnin, portera’ la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle persone con disabilita’ sulla cima del vulcano Ojos del Salado in Cile a 6891 mt. e poi in tandem fino alla Terra del Fuoco. Questa iniziativa e’ piaciuta molto alla nostra base associativa che mi ha invitato a portare la Convenzione delle Nazioni Unite nei luoghi della politica affinche’ ne venga onorata la firma e la ratifica. Ho il dovere di rappresentarvi la rabbia e la indignazione dei ciechi e degli ipovedenti italiani che da un tempo a questa parte vedono crollare, l’uno dopo l’altro, i diritti conquistati al prezzo di duri sacrifici e tutto questo mentre le Nazioni Unite hanno approvato il piu’ alto documento di civilta’ giuridica riguardante i diritti dei disabili. In particolare i ciechi e gli ipovedenti, come del resto gli altri disabili italiani, sono arrabbiati ed indignati per la campagna mediatica contro i falsi ciechi ed i falsi invalidi che sembra organizzata per combattere i ciechi veri ed i disabili veri. I ciechi e gli altri disabili gravi sono arrabbiati ed indignati per il contenuto dell’art. 5 della legge 214/2011 c.d. manovra “Salva Italia” che mette in discussione l’indennita’ di accompagnamento al titolo della minorazione, una delle piu’ belle pagine della civilta’ giuridica. I ciechi e gli ipovedenti italiani sono arrabbiati ed indignati per la cancellazione del contributo concesso all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con Legge 24/1996, finalizzato all’erogazione di servizi essenziali per la qualita’ della loro vita. La cecita’ rappresenta una minorazione gravissima, i cui condizionamenti si sono accresciuti con l’avvento della civilta’ delle immagini, (l’83% delle informazioni che arrivano al cervello passano attraverso il canale visivo) che incide non soltanto sulla mobilita’ della persona cieca, ma su tutti gli aspetti della vita: l’istruzione, la formazione professionale, il lavoro, l’informazione, la cultura, la prevenzione della cecita’, la riabilitazione, l’accesso ai beni culturali, alle attivita’ sportive ed al tempo libero. La cancellazione del contributo, prevista dal comma 17 dell’art. 4 della Legge di stabilita’ 2012, costringe la nostra organizzazione a sospendere l’erogazione dei servizi con gravissimo pregiudizio dell’integrazione sociale dei ciechi e degli ipovedenti italiani. Il 13 dicembre 2011 i ciechi e gli ipovedenti italiani hanno incontrato i Prefetti delle diverse province italiane portando un documento che i Prefetti hanno inviato alla Presidenza del Consiglio ed al Ministro dell’Interno. Quel documento e’ rimasto senza risposta; ancora una volta, alle sacrosante rivendicazioni dei ciechi e degli ipovedenti si risponde con la noncuranza, con il muro del silenzio. A nome dei ciechi e degli ipovedenti italiani voglio dire grazie all’intero Governo per l’impegno che profondera’ nel salvare l’indennita’ di accompagnamento al titolo della minorazione. I ciechi e gli ipovedenti intendono fare sino in fondo la loro parte, ma non possono pagare due volte: come cittadini e come disabili. I ciechi e gli ipovedenti italiani mi invitano con grande determinazione, ad organizzare una manifestazione di protesta. Noi non abbiamo le bombe carta dei pescatori ne’ i tir degli autotrasportatori, ma anche se li avessimo non vorremmo mai usarli perche’ siamo contro la violenza e crediamo nello stato di diritto. I ciechi e gli ipovedenti rivendicano solo il diritto di esigere concretamente quei diritti che l’art. 3 della nostra Costituzione riconosce a tutti i cittadini, in nome della uguaglianza, e quelli che la Convenzione delle Nazioni Unite riconosce in particolare ai disabili. Mettiamo fiduciosi nelle vostre mani la Convenzione delle Nazioni Unite affinche’ il Governo, nella sua interezza, ne faccia buon uso. Auspico che i rappresentanti del Governo possano trovare, anche per i ciechi e gli ipovedenti, qualche minuto del loro prezioso tempo per conoscere da vicino almeno qualcuna delle nostre piu’ urgenti problematiche. In attesa, saluto con rispetto e fiducia IL PRESIDENTE NAZIONALE Prof. Tommaso Daniele.” Chi può e vuole, per piacere, faccia propria questa battaglia di civiltà umana e giuridica, perchè, sono sicuro, chi la dura la vince!!!

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